Valerio Onida
L’intervento contro la Serbia ha posto sul tappeto il problema della legittimità dell’azione militare per il ripristino dell’ordine internazionale. Fra la latitanza delle Nazioni Unite e gli obblighi costituzionali del nostro paese, una riflessione contro un «realismo» che vede la guerra come risorsa estrema ma inevitabile della politica internazionale: nel nome della forza del diritto anziché del diritto alla forza.