In occasione del conferimento lo scorso 5 febbraio di una importante onorificenza accademica al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte di una prestigiosa Università francese, il nostro Capo dello Stato ha tenuto una prolusione che merita senz’altro di essere evidenziata. Egli ha così sottolineato con molta apprezzabile nettezza la necessità di proseguire senza egoismi di scarso respiro nella costruzione di una sempre maggiore valorizzazione della soggettività politica dell’Unione Europea. Ciò, ribadisce Mattarella, nel nome della libertà e della democrazia. Speriamo davvero che l’Europa riesca ad uscire dall’attuale stato di torpore nel quale è stata da qualche tempo ricacciata da visioni miopi per riuscire a diventare finalmente nello scenario internazionale un interlocutore credibile, avvertito da tutti come indispensabile per salvaguardare (e ripristinare ove necessario) pace e giustizia tra i popoli ben oltre le contingenti criticità che vanno risolte nel nome del patrimonio ideale e giuridico appartenente all’Occidente europeo unito dalla prospettiva unionista.

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