L’impegno accademico

  • Si laurea in giurisprudenza nel 1958 presso l’Università statale di Milano, discutendo col prof. Egidio Tosato una tesi in diritto costituzionale, su “L’art. 81, quarto comma, della Costituzione”, tema che riprenderà in una delle sue monografie.
  • Dal 1960 al 1970 assistente volontario, poi straordinario e, dal 1967, assistente ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università statale di Milano, col prof. Paolo Biscaretti di Ruffia.
  • Nel 1965 consegue la libera docenza in diritto costituzionale, e dal 1966 al 1970 è professore incaricato di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Economia e commercio dell’Università di Padova, sede staccata di Verona.
  • Nel 1970 è ternato nel concorso a cattedra di diritto parlamentare, insieme a Giuliano Amato e Silvano Tosi, e viene nominato professore straordinario di diritto parlamentare nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, passando l’anno successivo alla cattedra di Istituzioni di diritto pubblico.
  • Nel 1973 è chiamato nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia come professore ordinario di diritto regionale.
  • Dal 1973 al 1976 professore ordinario di diritto regionale nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia; dal 1976 al 1983 professore ordinario di diritto costituzionale nella stessa Facoltà.
  • Dal 1974 al 1976 tiene inoltre come incaricato un corso di diritto costituzionale italiano e comparato nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna.
  • Nel 1983 è chiamato come professore ordinario di diritto costituzionale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano; dal 1985 ha tenuto anche il corso di giustizia costituzionale.
  • Nel 2005, rientrato nei ruoli dell’Università dopo essere stato collocato fuori ruolo durante il mandato di giudice costituzionale, riprende l’insegnamento come professore ordinario di diritto costituzionale nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università statale di Milano, fino al collocamento a riposo per limiti d’età nel 2009.
  • Dal 2014 and 2016, su nomina del Senato accademico della medesima Università degli studi di Milano, è stato Garante degli studenti.

L’impegno civile

Molto legato alla sua città natale, nella quale ha sempre vissuto tranne durante gli anni alla Corte Costituzionale, a partire dal 1970 partecipa come esperto al processo di attuazione delle Regioni ordinarie: nel 1970/71 è uno degli esperti della Commissione del Consiglio regionale che redige lo statuto della Regione Lombardia.

In questa Regione svolge attività di consulenza legislativa, facendo parte dal 1974 al 1996 dell’apposito comitato tecnico-scientifico della Giunta regionale. Ha fatto parte di analoghi comitati tecnico-scientifici della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Marche, della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta, è stato presidente della commissione paritetica per l’attuazione dello statuto speciale della regione Sardegna, ed ha svolto incarichi di consulenza in varie altre Regioni. Nel 1991, dopo l’entrata in vigore del nuovo ordinamento delle autonomie locali, è stato uno degli esperti incaricati della redazione dello statuto del Comune di Milano.

Nel 2010 ha partecipato alle elezioni primarie del centro-sinistra (da indipendente) in vista delle elezioni del sindaco di Milano, arrivando terzo con il 13,41% dei voti.

Ha ricevuto l’onorificenza “Ambrogino d’Oro” nel 2007 ed il suo nome è iscritto al Femedio, nel cimitero Monumentale, accanto alla tomba del Manzoni,  fra i cittadini che hanno dato lustro a Milano.

L’impegno istituzionale

  • Giudice della Corte Costituzionale dal 30 gennaio 1996 al 30 gennaio 2005. Presidente della stessa Corte Costituzionale dal 22 settembre 2004 al 30 gennaio 2005.
  • Presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti dal 2009 al 2012.
  • Presidente della Scuola Superiore della Magistratura dal 2011 al 2014.
  • Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (già INSMLI) dal 2011 al 2018.
  • Garante degli studenti dell’Università degli studi di Milano dal 2014 al 2016.
  • Presidente della Fondazione per le scienze religiose “Giovanni XXIII” di Bologna.
  • Vicepresidente della Casa della Cultura di Milano.
  • Nel 2013 ha fatto parte del Gruppo di lavoro sui temi istituzionali, istituito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per l’esame di temi economico-sociali, europei ed istituzionali, e successivamente della Commissione per le riforme costituzionali istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’attività scientifica

La sua attività scientifica si è rivolta in un primo tempo a temi di diritto del bilancio (fra l’altro con la monografia sulle leggi di spesa nella Costituzione, edita definitivamente nel 1969), e di giustizia costituzionale (fra l’altro con la monografia del 1967 su “Pubblica amministrazione e costituzionalità delle leggi” e con saggi sulle riviste “Giurisprudenza costituzionale” e “Giurisprudenza italiana”).

A partire dagli anni 70 ha pubblicato numerosi lavori di diritto regionale, fra cui due volumi di “Problemi di diritto regionale” del 1971, in collaborazione con Franco Bassanini. Negli anni seguenti, accanto a nuovi scritti su temi di diritto delle Regioni (in particolare sulla rivista “Le Regioni”) ha pubblicato scritti in tema di forma di Governo (nel 1981, sul primo numero della Rivista “Quaderni Costituzionali”, del cui comitato scientifico fa parte fin dalla sua creazione, compare il suo saggio “Recenti sviluppi della forma di governo in Italia”); ancora di giustizia costituzionale (fra cui il saggio sull’attuazione della Costituzione fra magistratura e Corte costituzionale, negli Studi in onore di Costantino Mortati, del 1977); di ordinamento giudiziario, di diritto dell’ambiente.

E’ suo il capitolo sui principi fondamentali della Costituzione nel Manuale di diritto pubblico a cura di Giuliano Amato e Augusto Barbera (1984, ultima ed. 1997); e sono sue le voci “Costituzione italiana” e “Costituzione provvisoria” nel Digesto delle discipline pubblicistiche (1990).

E’ stato relatore, oltre che in alcuni convegni dell’Associazione dei costituzionalisti, in numerosi altri convegni scientifici: fra l’altro, sul tema “Giurisdizione e giudici nella giurisprudenza della Corte costituzionale”, al Convegno di Firenze del 1981 su “Corte costituzionale e sviluppo della forma di governo in Italia”; in tema di giudizi sulle leggi nei rapporti fra Stato e Regioni, al Convegno di Trieste del 1986 su “Strumenti e tecniche di giudizio della Corte costituzionale”; di sindacato di legittimità costituzionale e Regioni, al Convegno di Bologna del 1989 su “Giustizia e Regioni”; di posizione costituzionale del CSM, al Convegno di Perugia del 1992 su “Magistratura, CSM e principi costituzionali”; di controlli sulla finanza pubblica, al Convegno di Perugia della Banca d’Italia del 1994; ai Convegni internazionali su “Federalismo e regionalismo in Europa” (Bonn, 1989), e “Democrazia e federalismo in Europa” (Hannover, 1994); e ancora ai Seminari di studio della Corte costituzionale sugli effetti temporali delle sentenze della Corte (1988), sul promovimento del processo costituzionale (1989), sulle sentenze della Corte e l’art. 81, ultimo comma, della Costituzione (1991).

E’ stato fino al 1995, e ha ripreso ad essere dal marzo 2005, collaboratore su temi istituzionali del quotidiano “Il Sole-24 Ore”.

Negli anni più recenti ha partecipato intensamente al dibattito pubblico sui temi istituzionali e sulle proposte di riforme costituzionali: concorrendo in qualità di esperto alla redazione della proposta di legge costituzionale presentata al Parlamento dal Consiglio Regionale della Lombardia per la riforma del titolo V della Costituzione; collaborando alla formulazione di programmi di politica istituzionale; intervenendo come relatore a numerosi convegni (si ricorda quello di Milano del gennaio 1995 su “La Costituzione: principi da custodire, istituti da riformare”).

Le sue idee e le sue posizioni in questo campo sono esposte fra l’altro nel volume-intervista, pubblicato con Giancarlo Bosetti, “Costituzione: perché difenderla, come riformarla” (1995).